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Dall’articolo di Wired che si ispira a quello del The New Yorker.
Sicuramente uno dei film più attesi dell’estate, Barbie segnerà anche uno spartiacque importante: è la prima volta, in effetti, che una produzione di grandissimo budget, che coinvolge una regista in auge come Greta Gerwig e attori di grido come Margot Robbie e Ryan Gosling, prende spunto da un giocattolo, anzi dalla bambola più famosa al mondo. In precedenza solo film d’animazione o progetti più piccoli e per famiglie. Questa è una scommetta nel senso che se la pellicola su Barbie dovesse funzionare al botteghino (com’è probabile date le previsioni e anche i grandi sforzi promozionali delle ultime settimane), Mattel - l’azienda che produce la bambola rosa shocking - avrebbe già in cantiere ben 45 film basati sui suoi altri giochi.
A rivelarlo è un lungo articolo del New Yorker, in cui si ripercorre la strada - a dire il vero travagliata e piena di attese - che ha portato Barbie dagli scaffali agli schermi. Un passaggio fondamentale è stata la nascita nel 2018 di Mattel Films, che ha assorbito divisioni simili create in precedenza e si dedica proprio alle produzioni cinematografiche derivate dalle properties dell’azienda. Tra i progetti già annunciati che arriveranno nel prossimo futuro ci sono sicuramente un live-action tratto da He-Man, un adattamento delle macchinine Hot Wheels affidato alla creatività di J.J. Abrams e un film per famiglie con protagonista il jack russell Whisbone. Ci sono poi progetti per portare sul grande schermo il dinosauro Barney (con una storia dalle tinte horror che avrà come protagonista il premio Oscar Daniel Kaluuya), le Polly Pocket, il gioco di carte Uno e i robottini duellanti Rock 'Em Sock 'Em Robots, in un progetto che vede coinvolto nientemeno che Vin Diesel.
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Articolo su The New Yorker