A partire da oggi le estensioni di Chrome non saranno più le stesse. Manifest V3 inizia a fare sul serio
I permessi per le estensioni del browser passano definitivamente nelle mani di #ManifestV3. Per ora solo per gli utenti beta di #Chrome, ma nei prossimi mesi raggiungeranno tutti gli utenti
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[Cont.] La seconda, e meno importante perché erano più che altro “honorable mentions”, è che ne Midori ne Floorp sono open source.
Sì, il loro codice è disponibile, quindi non si può chiamare closed source (come invece Vivaldi e Chrome), ma per il codice aggiunto da loro usano la licenza floorp, che proibisce la ridistribuzione ad uso commerciale, che invece deve essere concessa per considerare un programma open source. [Cont.]
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[Cont.] I programmi con queste licenze, che sembrano open source ma impongono limiti sulla ridistribuzione o sulla modifica, vengono spesso chiamati “source available” oppure “single vendor”, alcuni esempi famosi sono mongodb e Unreal Engine.
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Anche la famosa GrayJay non è open source, per la stessa ragione.
E sì, ovviamente è importante difendere il termine open source dagli abusi dei publisher. Anche se sono software che ci piacciono (ad esempio a me piace Floorp, perché è Firefox, ma con alcune funzionalità che non sono disponibili neanche come plug-in)